Pular para o conteúdo principal
Dia 22 de maio Rillo colocou um post belíssimo... vejam só....

Cambio merci.

Non che me ne faccia un complesso, ma quando Beatrice mi guarda e mi dice "butto papà!" e lo fa senza senza ridere, mi sento un po' ferito.

Detto da un donnino biondo con gli occhi azzurri pesa, sapete? Poi, se non ha neppure due anni... Si dice la bocca della verità, no?
Comincia a delinearsi una personalità indipendente: si stacca spesso da noi, se ne sta sola, non malinconica ma guerriera e determinata, vichinga nei modi e nell'aspetto, per trasformarsi in bambola, a comando.

In casa o in giardino, mangia di tutto: detersivi, sassi, scarafaggi, erba, beve dalle bottiglie di plastica lasciate nel sacco per essere buttate nella campana di raccolta, ruspa nel rudo. Ma se si sporca un ditino con una particella di yogurt, lo guarda schifata e strilla per avere un tovagliolo.

"Fuffigna", ovvero fa i pasticci, quelli che Samuele non ha mai fatto, lui così preciso, lui così diligente e di gran lunga più strategico nell'organizzazione dei disastri: li medita per giorni in ogni dettaglio.

Beatrice no, pur imitando pedissequamente i gesti di suo fratello, lei è più sull'improvvisazione delle singole tecniche da modulare via via che il mondo reagisce.

Ti mena e se ne va offesa se qualcosa non gira, non affronta un granché le situazioni e piange quando qualcosa non gira, in genere tormentando Eva allo sfinimento.

Va anche allo specchio a vedersi piangere. E allora il pianto diventa una pantomima. E ride senza fermarsi. In questo è uguale a Samuele. Solo che lei si specchia, nel senso che gode a guardarsi, si sente bella, è già donna.

Ogni tanto la mattina (sei-sei e mezza, non oltre se no poi ci si adagia, eh?) si avvicina all'attaccapanni, si infila il giubbotto, prende il ciuccio, il suo straccettino di linus e dice, risoluta:

"Io fuori!".

Allora, le domando: "Com'è papà?"

Lei mi guarda da laggiù e, alle strette, dice senza troppa convinzione: "...bejo, papà...".
Poi sorride, guardando la porta chiusa, certa che gliel'aprirò.

[by rillo]

e eu, que perdi essas coisas simples da vida... cmo me dói il cuore!!!...

Alê.. me diga se entendi direito esse post do rillo...

bração...

Comentários

Postagens mais visitadas deste blog

Classificação Preliminar - INSS 2015 - GEX - Porto Velho - RO

Aqui vai a lista ordenada da classificação preliminar para a GEX - Porto Velho - RO 0001 Neander Alves do Couto                                107.00 0002 Leandro Tusholska Gomes                               102.00 0003 Daniel Boni Santana                                   101.00 0004 Jakson dos Passos Andrade                             101.00 0005 Denise Maria Rodrigues Santos...

Classificação Preliminar - INSS 2015 - GEX: TEFÉ - AM

Pessoal, sem considerar os critérios de desempate, eis aí a listagem com os classificados para o INSS 2015, p ara a GEX Tefé - AM.. coloquei todos os aprovados, lembrando que o número máximo de aprovados, conforme o edital, será de 35 candidatos.. logo, até o  36.. ou os que estiverem empatados em último, será considerados, cf. edital e legislação vigente. lá vai: A dança das cadeiras ficará entre esses 9 primeiros colocados.... 0001 Anderson Nunes Almeida                      106 0002 Marcos Paulo Cavalcante                     99 0003 Francine de Bem Rossi                       98 0004 Joaquim Gomes da Costa Junior      ...

O Homem que desafiou o Diabo...

Um dos mais recentes filmes da nova safra nacional que assisti dia destes.. sinceramente um bom filme.. com o Marcos Palmeira e cia.. o filme é a dramatização do romance as pelejas de Ojuara , de Nei Leandro Casstro (que afirma que o escreveu em Chigaco à custa de longas noites de bebedeiras nas noites geladas daquela cidade estadunidense... é mole??).. O filme é estrelado por Marcos Palmeira, que convence como o mulherengo Zé Araújo , mascate que se transforma em Ojuara , o típico cabra-macho do sertão. O aventureiro não teme nada ou ninguém e vive à caça de mulheres (uma das pessagens mais bizarras do filme, que não nega a mão de Moacyr Góes, é a da Mãe de Pantanha (Flávia Alessandra).. um castelo em pleno sertão nordestino (sem contar os engfeites da tal personagen...) é bizarro! No Geral o filme convence e nos dá uma boa imagem do sexismo nordestino e das sua crenças e tradicões... Tudo regado a muita cachaça, enquanto ele ( Ojuara ) não encontra a sonhada "terra de São Saru...